Esame macroscopico e microscopico delle feci

L’intestino rappresenta l’ultima porzione del nostro apparato digerente e viene definito anche secondo cervello, grazie alla presenza di un vero e proprio sistema nervoso presente nello spessore della sua parete.

E’ l’area più estesa dell’organismo (lungo circa 7 metri), ed è sede della più importante stazione immunitaria del corpo.

Per questo viene sottoposto a continui stimoli antigenici e stress, da parte di cibo, di inquinanti, di agenti patogeni, tanto da essere spesso interessato da diversi disturbi, legati soprattutto a stress o abitudini alimentari errate.

Nell’arco della vita di un individuo infatti, il tubo digerente viene attraversato da circa 30 tonnellate di cibo e 50 mila litri di liquidi.

Da qui si evince l’importanza delle giuste scelte alimentari, della qualità del cibo introdotto e dell’igiene alimentare.

L’intestino si suddivide in:

1. intestino tenue: lungo circa 5-7 metri, è composto a sua volta da duodeno, digiuno e ileo. La sua funzione è di ultimare la digestione del cibo che giunge pre-digerito dallo stomaco e di assorbirne le sostanze nutrienti.

2. intestino crasso: è l’ultimo segmento del canale digerente ed è formato da cieco, colon e retto. Ha il compito, attraverso il riassorbimento di acqua, di formare le feci, costituite dalla porzione non digeribile del cibo ingerito.

Intestino Tenue

Nel tenue si svolgono principalmente tre funzioni fra loro connesse:

  1. assorbimento dei nutrienti.
    Nel tenue è assorbito fino al 90% dei nutrienti. Nel crasso è assorbita l’acqua contenuta in quelli che erano i cibi, i sali minerali ed i sali biliari e alcune vitamine, come la K, prodotta sopratutto dalla flora batterica intestinale.
  2. secrezione di sostanze che favoriscono la digestione;
  3. motilità e transito intestinale;
  4. endocrina, poiché le cellule intestinali regolano i processi digestivi e gli stimoli di fame grazie alla secrezione di alcuni importanti ormoni;
  5. immunitaria: nell’intestino si ritrova la più importante stazione immunitaria del corpo

Colon

Nel colon si hanno queste funzioni:

  1. motilità;
  2. assorbimento di acqua e sali biliari;
  3. formazione delle feci e loro eliminazione.

La funzionalità di questo apparato dipende da numerosi fattori tra cui:

• l’equilibrio della flora batterica
• la presenza di batteri patogeni, virus o funghi/miceti
• il sistema immunitario nella mucosa
• la corretta permeabilità intestinale
• l’assenza di stati infiammatori cronici o acuti

Esame delle feci

L’esame delle feci comprende valutazioni macroscopiche (aspetto, colore, consistenza, presenza di gas, presenza di materiale indigerito, presenza di sangue occulto, muco), chimiche (pH) e microscopico (presenza di fibre, proteine, zuccheri e grassi non digeriti, cristalli).

L’esame delle feci può quindi rivelarsi di grande aiuto nella valutazione di disturbi digestivi che interessano l’intestino, il fegato od il pancreas.

Eventuali anomalie possono comunque essere prodotte anche da pasti eccessivi, da farmaci assunti, da stile di vita stressante e da attività fisica scorretta.

Esame Macroscopico

Colore

La colorazione normale delle feci è marrone.

Le feci possono quindi risultare:

normocromiche,
ipocromiche o acromiche – si può ipotizzare una possibile riduzione della funzione escretrice del fegato.
ipercromiche – possono indicare una maggior produzione e rilascio di bile da parte del fegato

Consistenza

A seconda della consistenza delle feci, esse si dividono in:

feci formate o poltacee, nei casi fisiologici;
feci caprine o dure, in caso di stipsi ostinate;
feci semiformate in caso di problematiche intestinali;
feci liquide o diarroiche nelle diarree;

Presenza di materiale indigerito/sangue/muco

Il muco nelle feci può essere ritrovato in caso di colon irritabile, coliti e altre infiammazioni intestinali importanti. Nel
soggetto clinicamente sano dovrebbe essere assente. Se le feci non vengono analizzate entro 24-48 ore dalla
raccolta, il muco potrebbe essere riassorbito e risultare assente anche in caso di presenza. Se si riscontra sangue
nelle feci occorre distinguere sanguinamenti acuti o cronici, abbondanti o lievi. Bisogna anche distinguere il sangue
dal sangue occulto, che può essere sintomatico di patologie più gravi e necessita di accertamenti successivi a
questa prima indagine. Se si ritrovano fibre vegetali, animali o grassi, questo può essere predittivo di cattiva masticazione o difficoltà digestive o stati di disbiosi.

GAS

In caso di presenza di gas si deve ipotizzare una disbiosi, o comunque una crescita eccessiva di microorganismi non
fisiologicamente presenti nella flora batterica che portano a fermentazione o putrefazione.

Esame Microscopico

Digestione delle proteine/zuccheri/grassi

I valori normali di proteine nell’adulto sono fino a 6 grammi nelle 24 ore. Un aumento dei grassi nelle feci è indice di disturbi della digestione dei grassi, che vengono eliminati senza essere assorbiti, come si verifica ad esempio nell’insufficienza pancreatica o epatobiliare oppure nella diarrea.

I risultati prevedono:

 Proteine: 

  • normale presenza
  • proteine mal digerite – indica una possibile infiammazione a livello dell’intestino tenue e transito intestinale aumentato
  • proteine mal assorbite – indica una scarsa presenza di enzimi gastrici e pancreatici che impedisce la completa digestione

Carboidrati:

  •  normale presenza
  • zuccheri non digeriti – si può ipotizzare un’infiammazione a livello dell’intestino tenue e transito intestinale aumentato
  • zuccheri non assorbiti – indica una scarsa secrezione di succhi pancreatici e di enzimi secreti della mucosa intestinale

Grassi: 

  • normale presenza
  • grassi non digeriti – è ipotizzabile un’infiammazione a livello dell’intestino tenue e transito intestinale aumentato
  • grassi non assorbiti – è ipotizzabile una scarsa secrezione di bile e succhi pancreatici

Fibre: 

La presenza rilevante di fibre muscolari o di fibre vegetali non digerite nelle feci si verifica in caso di diarrea, di insufficienza pancreatica oppure di cattiva masticazione o squilibrio nella flora batterica che non riesce a digerire completamente le fibre che vengono introdotte con l’alimentazione. La presenza o l’assenza di fibre vegetali indica il consumo di fibre vegetali con l’alimentazione.

Cristalli:

  • Assenti
  • Presenza cristalli di Calcio o di Bilirubina- indica una possibile alterazione nella secrezione biliare

 

Esame Biochimico

PH

Il pH delle feci è neutro o leggermente acido. Il pH atteso è quindi tra 6,5 e 7,5; un pH più acido può essere indice di processi fermentativi dovuti ad insufficienza pancreatica o all’introduzione di cibi che aumentano la fermentazione (zuccheri e grassi); pH alcalino è causato da processi di putrefazione di proteine mal digerite con conseguente produzione di composti ammoniacali e amine biogene.

Sangue Occulto

Si parla di “sangue occulto nelle feci” quando esse presentano tracce di sangue piuttosto esigue, tali da non essere visibili ad occhio nudo ma apprezzabili soltanto mediante specifiche analisi di laboratorio.
La ricerca di sangue occulto nelle feci si esegue quando si sospetta un anguinamento lungo il tratto digerente: la ricerca è positiva se si superano i 5 ml nelle 24 ore. La presenza invece di sangue rosso vivo visibile ad occhio nudo indica generalmente un sanguinamento nell’ultimo tratto intestinale o di emorroidi interne o esterne.
La ricerca di sangue occulto nelle feci rappresenta un importante test di screening per il tumore del colon-retto, ma la sua positività è legata a diverse condizioni quali: ulcera duodenale e/o gastrica, varici esofagee, colite ulcerosa, morbo di Crohn, diverticolite, fistole anali, emorroidi, ragadi anali.
In caso di positività necessita quindi di esami più approfonditi per valutare la sua effettiva presenza, tramite l’analisi di tre campioni prelevati per tre giorni consecutivi.

Elastasi Pacreatica

Enzima presente nel succo pancreatico, che permette la digestione dell’elastina, proteina presente nei tessuti connettivi.

Viene valutata a livello fecale poiché è un parametro stabile e la sua concentrazione aumenta di 5-6 volte nelle feci.

La sua concentrazione riflette bene la funzionalità esocrina del pancreas.

Valori bassi di questo enzima possono indicare insufficienza pancreatica, ma si rilevano valori più bassi anche in caso di diabete mellito, osteoporosi, malattie infiammatorie intestinali (morbo di Chron, Rettocolite ulcerosa), celiachia ed insufficienza renale.

Valori alterati dei livelli di elastasi possono riscontrarsi anche in caso di diarrea ed altre infiammazioni acute. 

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